di STEFANO MAROTTA Aveva cambiato nomi, epiclesi, attributi - soprannomi, anche - nel corso degli…

Acquario, libri senza conservanti
I libri sono macchine per pensare, e per questo motivo non bisogna mai perdere il contatto con la loro fisicità. Mai cadere nell’errore di credere che siano fatti solo di pensieri annodati: c’è la carta, invece, e c’è l’acqua. Entrano in azione il filo e il metallo, la luce ed il peso, e tutto insieme contribuisce a rendere l’idea originaria un libro, a trasformare le idee e la loro concatenazione lungo le pagine in un oggetto. La trama dei pensieri può essere fitta o larga, semplice o complicata, ma è solo una delle due forze che tengono il libro in piedi. La prima volta che lo prendiamo in mano, un libro è una promessa e una storia. Quando lo abbiamo letto, il libro diventa un oggetto. Ma continua a contenere storie.
La fotografia è di Filippo Tommaso Ranalli
Acquario è il nostro primo titolo